venerdì, marzo 17, 2006

Chi siamo?


Il Centro di Studi sui Linguaggi delle Identità, costituitosi nel 1998 nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università degli studi di Bergamo, si propone di indagare i modi in cui la scrittura letteraria, ma anche cinematografica e mediatica, esprime la crisi del soggetto moderno e postmoderno. In questa analisi si porrà un'attenzione particolare alle nozioni di "gender" (ovvero di identità sessuata culturalmente costruita) e di differenza.

Il punto di partenza della nostra indagine è costituito dalle elaborazioni critiche svolte nell'ultimo trentennio negli Stati Uniti, ma anche nelle altre aree anglofone, luoghi di confronto e di conflitto fra identità multiple e intrecciate: culturali, sessuali, religiose, etniche, razziali, di classe. Ancor più della Gran Bretagna, dove semmai è accentuata la dimensione post-coloniale, gli Stati Uniti, per il loro pluralismo costitutivo e per gli incessanti e massicci flussi migratori e immigratori che li percorrono, si sono dimostrati il terreno ideale per il più pieno sviluppo (e talvolta l'esplosione) delle problematiche legate alle identità e alle differenze. Dalla vita sociale queste problematiche si sono rapidamente trasferite nelle scuole e nelle università, che, legate alle dinamiche di mercato, di competitività e di sopravvivenza, sono da tempo diventate un laboratorio sociale fra i più attivi e cruciali, e un punto di osservazione culturale fortemente significativo.

In questo particolare momento, dopo decenni di intensissimi sviluppi degli studi specifici sul "gender" e sulle culture minoritarie, che hanno peraltro investito e profondamente trasformato le istituzioni e le realtà sociali preesistenti, sembra farsi strada l'esigenza di una riflessione incrociata che si misuri con i diversi linguaggi delle diverse identità, nuove e antiche, minoritarie e maggioritarie, femminili e maschili, dominate e dominanti, subalterne ed egemoni, periferiche e centrali, nomadiche e stanziali, nelle loro configurazioni e intersezioni storiche, geografiche, antropologiche, politiche. Di questa esigenza il Centro è pienamente partecipe. Zebre, centauri, driadi, cyborg, alieni e altre strane creature ci faranno da guida.

Per quanto riguarda il rapporto fra la situazione culturale italiana e quella di altri paesi, il nostro lavoro parte da esperienze prevalentemente statunitensi, senza volersi però limitare a un ambito disciplinare specialistico, ma anzi rapportandosi ai contesti europei e a quello nazionale. In questo senso consideriamo nostri primi interlocutori i colleghi anglisti, per ovvie ragioni, ma anche i cultori di teoria letteraria e di letterature europee, e fra loro gli italianisti, in quanto studiosi della cultura cui il comitato promotore del Centro appartiene, entro cui opera, e dalla quale rivolgiamo lo sguardo a quella statunitense e anglofona in chiave dialettica e comparativa.